Cos'è il filtro Ecolock II

Attualmente la comune soluzione di sepoltura non interrata prevede che il corpo del defunto venga sigillato in una cassa di zinco munita di valvola di sfiato, inserita a sua volta in una seconda cassa in legno e che il feretro venga infine riposto in un apposito loculo.

Questa tipologia di inumazione è stata da alcuni definita "un sistema di tumulazione favorente la conservazione dei cadaveri? perché la naturale decomposizione della salma risulta impedita dall'assenza di ricambio d'aria. Il risultato è che la salma risulta spesso solo parzialmente decomposta persino dopo 30/40 anni. 

Tutto ciò consente di riutilizzare il loculo per una nuova sepoltura solamente dopo molto tempo e questo spiega perche i cimiteri stiano costantemente aumentando in numero e dimensioni e le sepolture abbiano costi cosi elevati. 

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Per cercare di ovviare a detto problema si è recentemente diffusa una differente soluzione di sepoltura secondo la quale la salma viene inserita in una bara realizzata esclusivamente in materiale biodegradabile, senza la controcassa in zinco, e il feretro viene quindi riposto in un tumulo che ha un sistema di areazione.

In questo modo si favorisce l'ossidazione della salma e si riesce così a raggiungere la completa scheletrizzazione del cadavere in un tempo mediamente inferiore a 10 anni.

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Le recenti disposizioni delle regione Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Toscana codificano la possibilità di costruzione dei loculi areati e la ristrutturazione dei vecchi loculi stagni mediante l'utilizzo di appositi filtri.

I filtri sono previsti per singolo loculo, cripta, tomba o per gruppi di manufatti e non devono permettere che ci sia percezione olfattiva in atmosfera dei gas provenienti dalla decomposizione.