In Italia la comune tecnica di tumulazione prevede che la salma sia sigillata in una cassa di legno con controcassa interna di zinco, munita di valvola di sfiato, riposta in un loculo. In questo modo il normale processo di decomposizione della salma risulta impedito dall'assenza di ricambio d'aria con risultati che spesso portano ad una parziale decomposizione in tempi molto lunghi. Tutto questo a discapito dell'annoso ed oneroso problema del sovraffollamento dei cimiteri.
In merito a questo tipo di sepoltura le nuove normative prevedono soluzioni che tendono a favorire un naturale e più rapido processo di mineralizzazione della salma al fine di ridurne il tempo di conservazione all'interno del loculo.
Tali soluzioni prevedono l'eliminazione della controcassa di zinco dal feretro, che sarà così composto da solo materiale biodegradabile, e la creazione di un sistema di areazione naturale mediante l'apposizione, all'interno del loculo, di un filtro assorbente, con soluzioni tecniche-costruttive tali da trattare sia i gas che i liquidi che si formano durante la decomposizione del defunto.
Il loculo areato è una struttura fissa, dotata di sistema di areazione naturale, all'interno della quale viene tumulata la salma che così subisce uno spontaneo processo di sublimazione.
In questo campo Ecolock è un prodotto innovativo nella neutralizzazione dei gas putrefattivi che, senza ausili meccanici e nel rispetto della normativa, permette l'areazione del singolo loculo per l'intera durata del processo di decomposizione favorendone il naturale svolgimento ed assorbendo i composti organici volatili prima di espellerli nell'ambiente senza lasciare traccia olfattiva.
Con questo sistema i tempi di scheletrizzazione del cadavere possono essere drasticamente ridotti ad un tempo inferiore ai dieci anni con vantaggi economici non indifferenti.
L'accelerazione del processo di decomposizione della salma permette alle amministrazioni di concedere concessioni cimiteriali limitate a tempi anche inferiori a dieci anni. Questo consente un ricambio vantaggioso, tre concessioni in trenta anni invece di una, senza la necessità di dover ricorrere ad interventi di ampliamento poco convenienti.